Anche ad Alessandria
Piazza IGINO UGO TARCHETTI
Alessandria – Il poeta e scrittore Igino Ugo
Tarchetti avrà finalmente una piazza a lui dedicata, essendo giunto al
termine il percorso della proposta di intitolazione ben accolta dalla
Commissione Toponomastica e quindi dall’Amministrazione Comunale di
Alessandria.
A questo proposito desidero ringraziare modo
particolare il Presidente del Consiglio Comunale Pierangelo Taverna,
il Sindaco Mara Scagni e l’Assessore ai Sevizi Demografici Antonio
Martano per aver accolto e soprattutto compreso a pieno lo spirito
positivo della mia proposta, che è quello di render omaggio ad un
virtuoso della parola, vanto della nostra terra, giacché sebbene abbia
vissuto a Milano non ha mai perso occasione di tornare a casa.
Mi fa particolarmente piacere rilevare che Martedì
13 Settembre alle ore 10 alla cerimonia di intitolazione, con
scoprimento della targa viaria (accanto a Via Franzini, nei pressi
di Piazza Mentana), interverranno il Sindaco Scagni, ristabilita
dall’infortunio occorsole, e l’amico attore Giorgio Boccassi, della
Compagnia Teatrale “Coltelleria Einstein”, che terrà una breve e
divertente “conferenza-spettacolo” con lettura di alcune poesie con
cui saprà ricreare lo spirito del grande Tarchetti.
Il nostro nacque a San Salvatore Monferrato nel 1841
e divenne ufficiale nel commissariato militare sino al 1865, anche in
relazione alcuni scritti in cui si scagliava contro l'organizzazione
militare e contro le istituzione fondate sul concetto di autorità.
Come letterato divenne uno degli esponenti più noti
della Scapigliatura milanese e molto scrisse su vari giornali,
specialmente Il Gazzettino Rosa e Il Pungolo.
La sua produzione letteraria è notevole e si
concentrò in pochi anni, dalla prima raccolta di poesie pubblicate nel
1865 all’ultimo romanzo ”Fosca”, che non poté terminare per la morte
di tifo che lo stroncò nel 1869.
Il suo fu innanzitutto il tentativo di rinnovare la
narrativa e la poesia italiane, trovando fonte d’ispirazione in
diversi scrittori stranieri, seppur condizionato dalla formazione
romantica e si indirizzò sempre verso la polemica anticonformista.
Ebbe vero e proprio entusiasmo per il realismo
macabro e sensuale tipico del movimento scapigliato, di cui rimango
come veri e propri emblemi le poesie “Memento”,
della raccolta “Disjecta”, dove il tema
dell’amore viene sconvolto e rovesciato.
Claudio Braggio
sceneggiatore e drammaturgo