Iginio Ugo Tarchetti e la  Scapigliatura

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Le lettere  d'amore a Carlotta Ponti

di Iginio Ugo Tarchetti

 

E’ una bella bruna [ è Tarchetti che parla] che non oltrepassa i ventitré anni. La volevano, anni addietro, costringere a sposare un maggiore austriaco; ma venne il 1859, e il matrimonio andò in aria con grande soddisfazione di Carlotta, che non voleva per marito un soldato tedesco, e molto meno uno che in confronto a lei diciottenne era già vecchio…Egli fu quindi mandato a quel paese ed oggi Carlotta, malgrado i sospetti e le ire furibonde di suo padre, non vuol bene che a me, a me solo, ed io sono felice…Ti ho già detto che il padre di Carlotta non può tollerarmi …avuto sentore de’ miei affetti per sua figlia, questa perseguita con ogni maniera di vessazioni, fino a toglierle qualunque libertà, fino a sorvegliarla minuto per minuto…
Nel 1863 Iginio Ugo Tarchetti, in qualità di addetto al commissariato militare, fu trasferito a Varese; qui conobbe Carlotta Ponti ed iniziò con lei una relazione sentimentale che durò, come documentano le lettere, oltre un anno, e che fu molto tempestosa, malvista dal padre della ragazza che arrivò ad inseguire lo scrittore sparandogli, dopo averlo sorpreso in dialogo notturno con la figlia, e con un tentativo di suicidio della giovane.
Di quell’amore resta traccia nel lungo epistolario, con lettere traboccanti di espressioni ultraromantiche, da un giovane Tarchetti che amava atteggiarsi un po’ a Foscolo, del quale era fervente ammiratore, ma che dimostrano un’ansia d’amore sincera ed autentica.

Francesca Santucci

Lettera V

Lettera XXVII

Lettera XXIX

Lettera XXX

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