Fu
l'evangelista Luca a riferire
estesamente le vicende della nascita
di Gesù, con i dettagli che poi sempre
hanno accompagnato la tradizione
popolare, fissandosi nel "presepio": la
stalla, la mangiatoia, i pastori, gli
angeli. E fu Dionigi il
Piccolo, nel VI secolo, a stabilire
nel 754 dall'origine di Roma la
data di nascita di Gesù; quest'anno
divenne, così, il primo dell'era
cristiana e base della numerazione in
vigore ancora oggi in quasi tutto il
mondo. Successive indagini
hanno poi rilevato che Dionigi commise
un errore di calcolo; la data di
nascita di Gesù va anticipata di
7 anni. Nei primissimi
tempi la grande festa cristiana che
celebra la nascita del Redentore, il
25 dicembre, proprio per la
discordanza di calcolo non veniva
celebrata ovunque nello stesso giorno.
Gli Orientali festeggiavano la
"Teofania" il 6 gennaio, commemorando
insieme la venuta di Cristo sulla
terra e la rivelazione della sua
divinità ai Magi. Si suole pensare
che sia stato Papa Telesforo, intorno
all'anno 138, ad istituire la festa
liturgica del Natale, ma è più
probabile che sia entrata in uso
quando sorse la Chiesa, perché i
fedeli ricordassero il mistero
dell'amore divino, ma fu Papa Giulio
I, nel IV secolo, a fissare la
data del 25 dicembre, data a cui si
risalì con certezza dopo le
approfondite ricerche che
fece fare negli archivi dell'Impero,
custoditi in Roma. Dal VI secolo fu
permesso ai sacerdoti di celebrare non
più solo la messa nella ricorrenza del
Natale (uso praticato già nel IV
secolo), ma tre funzioni: la prima,
della notte; la seconda dell'aurora;
la terza del giorno. Nel Medioevo per
rendere più solenne la festa, si
officiavano anche i "misteri",
rappresentazioni drammatiche di scene
tratte dalla storia sacra, che
duravano diversi giorni e
venivano recitate nelle piazze, nei
chiostri e nelle chiese. In quell'epoca
il popolo cantava i "Natali", brevi
commossi cantici che ricordavano i
canti dei pastori per la
nascita di Gesù. Ai giorni nostri,
in quasi tutti i paesi cattolici, fra
i costumi natalizi sopravvissuti
restano la Messa di Mezzanotte ed il
Presepio (dal termine latino "prae",
innanzi e "saepes", recinto), che
ricorda simbolicamente la nascita del
Redentore; la tradizione
attribuisce a San Francesco d'Assisi
la prima ricostruzione scenica
dell'evento, ma sembra che il primo
presepio sia comparso a Napoli, nel
1025, nella cappella di Santa Maria al
Presepe. Non vi è stato
pittore di quadri sacri , non vi è
stato poeta, romanziere o drammaturgo
che non abbia sentito il bisogno di
esprimersi e comporre su questo tema
della più elevata ispirazione: la nascita del
Cristo Redentore!
Francesca
Santucci
|