La raccolta si inserisce all’interno di
un filone poetico di lunga durata che è il
tema del viaggio. Si tratta, infatti, di un
percorso introspettivo nei sentieri
dell’anima scandito su un concetto di tempo
che non conosce la linearità di quello
storico e procede e si sviluppa a spirale
tra le pause e le soste, i ritorni (“nòstoi”)
e l’inquieto andare delle emozioni e delle
intermittenze del cuore, verso una meta che
occhieggia e scompare, si offre e si nega,
ora è vissuta ora è solo sognata, ma sempre
guida la ricerca e addita la strada,
l’Amore, nell’accezione, direi, filosofica
del termine, perché è in esso l’origine di
ogni esperienza e conoscenza, di ogni umano
progresso, della civiltà e della vita
stessa. Perciò mi piace definire il libretto
una sorte di “De Amore” visto con occhi di
donna.
(dalla recensione
di Marinella Fiume, dottore di ricerca in
Letteratura italiana)
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Poesie dalla raccolta
"L'ultimo viaggio"