Ell’era
così fragile e piccina
Ell’era così fragile e piccina
Che, più che amor, di
lei pietà
sentìa ,
d’angioletto parea la sua
testina
così diafana ell’era e così
pia.
Le orazioni dicea sera e mattina.
Di notte avea paura e non dormìa,
piacevanle le bacche di uva spina
le chicche, e mi dicea
“ dolcezza mia “.
Ella era piena di delicatezze,
piangea di tutto e sorridea di
tutto,
vivea di zuccherini e di carezze .
eppur quel fiore sì frale e delicato
ha la mia forte gioventù
distrutto,
ha la saldezza del mio cor spezzato.
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