Mezzanotte
Quando a notte si velano
le pie stelle, e il suono dell'ore
da San Carlo al Corso in dodici
balzi arriva nel mio cuore,
e la luna solitaria
per il ciel chiaro s'effonde,
e gli alati sogni calano
lievi, a frotte vagabonde,
su 'l terrazzo io muovo tacita,
e tra'l fior del parapetto
l'ombra mia s'accampa immobile
sopra il muro dirimpetto.
Ma un'altra ombra a un punto sorgere
ecco dietro: su le chiome
sento un bacio e un respir tiepido
che si esala nel mio nome.
Non mi volgo io, ma con languido
atto il capo indietro piego,
e d'un braccio quel suo pallido
viso al mio stringo e rilego.
Le nostre ombre si confondono
mentre avvinti si rimane:
e d'intorno alto singhiozzano
invisibili fontane.
Volan l'ore...Chi mai numera
i miei baci e i baci suoi?
Par che Dio non lasci vivere
nella notte altri che noi.
Contessa Lara