Piccola riflessione notturna

Qualcuno un giorno mi disse: "Ognuno di noi è un se stesso pieno di persone". Credo che in queste parole si possa riconoscere ogni artista perché egli racconta vari aspetti di se stesso.
Ogni opera è una sintesi emotiva, di un piccolo universo momentaneo che racchiude in una sfera una forma  di vita immaginativa, così ogni opera o composizione  non  fa altro che modellare la nostra identità facendoci essere quello che siamo.
Chi dice di non capire niente di arte in fondo conosce molto poco se stesso,  i sogni lo dimostrano: infatti in essi si manifestano forme d'arte che si muovono, compongono, al di là della nostra coscienza e dal nostro controllo. Creiamo ogni notte senza rendercene conto, ed è una dimensione  fuori da ogni realtà ma libera nella sua purezza compositiva, ed  è  in questo stato chi crea, sono le nostre pulsioni inconsce che ci parlano di noi e sanno rivelarci ciò che di noi non conosciamo.
Il mio fare arte vuole rappresentare questo tipo di dimensione, vuole dar voce a queste pulsioni, vuole dimostrare come a volte la realtà non sia mai come ci appare,  mentre, nell'assurdità di certe immagini, spaesanti, paradossali, si nasconde la purezza di una certa verità, pur senza logica; un  albero viene rappresentato come un albero perfetto, solo che la sua collocazione è capovolta, orienta le radici verso il cielo e la chioma fogliare verso la terra  (vedi 
Crescere cioè discendere,  un mio lavoro del  '99). Questo per dire come un'immagine fuori da ogni logica può rivelarci una sua verità, e cioè che ogni cosa ha una sola origine, o archetipo, luce primigenia che è alla base di tutti  gli aspetti dell'esistenza.

Pinina Podestà




 

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