Spoleto

 

 

Nitidi
silenziosi
reali
dolci

i ricordi, assalgono.

 

Dure e antiche le pietre,
romana è la memoria.

 

Dubbi fugati al primo sguardo,

il sorriso è gioia.

Apro la mente, ne colmo i vuoti,

aggiungo passi a vecchie fiabe

e accendo lumi ad ogni parola,

ascolto,

ogni verbo mitiga

dolori, tensioni, colori.

 

Titaniche lotte a confronto

ergono muri all’oggi e urlano desideri di nuovo,

un basta, color dell’anima, è dipinto in cielo,

metto le ali e ritorno a quel tempo.

 

Risate e tempi immobili,

ora andati, ora persi, ormai miei,

scolpiscono l’eterno dell’io,

sono felice.

 

Morbide ovatte d’albergo
ascoltano sogni e speranze
e mute consegnano al poi,
il mio cuore.