Saper vorrei
se s'amano
Saper vorrei se s'amano
nella fossa i defunti,
se amor le fredde ceneri
serbano e i cuor consunti;
saper vorrei se giacciono
nello avello abbracciati
i morti amanti, e scambiansi
dei baci ardenti, dei baci infuocati.
Muta è la fossa, o povera
fanciulla mia, né il lieto
dei vivi amor la lapide
scalda del sepolcreto;
se i morti amati baciansi
nello avello abbracciati,
cara fanciulla, credilo,
son freddi baci, son baci agghiacciati.
Ma lascia, o cara, il lugubre
fantasticar di morti,
finché da dolce errore
noi non sarem risorti,
lascia, o fanciulla, il lugubre
fantasticar di morti.
Sai dirmi il tempo ov'è che è dileguato?
Sai dirmi il sogno ov'è che ho un dì
sognato?
Sai dirmi il vento ov'è che è già spirato?
Sai dirmi ov'è l'amore ond'io t'ho amato?
("Il Gazzettino", 22
novembre 1867)
@
Home
|