Giuliano Donati Petteni
Partenze E tu parti per sempre? E tu hai cuore di lasciarmi per sempre? Degli orizzonti lontani: oh, nulla più. E tu mi dici: Non esser tanto triste, non esser tanto triste e non pensare, dolcezza, ch'io ti lasci così, ch'io non ti ricordi più. Dammi le mani, guardami negli occhi: non vedi il cuore che si spezza? E tu credi ch'io dimentichi ogni tua carezza? Che tutto ciò che fu non sia mai stato? Che non lasci un solco ne l'animo anche il passato? Non posso piangere più. Eppure sono tanto triste: come questo giorno che persiste a non piovere, tutto grigio. E la via come grida, come schiamazza sotto le finestre! Facciamo silenzio, noi. Componiamo quest'ora solenne nel silenzio come in una bara.- (Passa un funerale nella via colla malinconia solita di preghiere sommesse). Tu mi accarezzi con troppa dolcezza, ma non sarò consolato più. Oh, non sei mai stata non sei mai stata tanto buona. Perdona, amica, perdona. Tu sei buona, tanto buona! Oh! accarezziamoci così in un angolo come quando i ricordi ci facevano piangere di nostalgia, come quando gli accordi di qualche pianoforte in lontananza ci conduceva pei giardini musicali al suono di bianche marce funebri. Giuliano Donati Petteni
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