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Vittoria Aganoor Pompilj

(1855- 1910)

Poetessa assai colta, eclettica, in bilico fra classicismo e sensibilità decadente, lettrice avida dei maggiori autori, sia italiani che stranieri, della sua epoca, di antica famiglia armena, Vittoria Aganoor Pompilj nacque a Padova nel 1855.
Nella città natale conobbe Giacomo Zanella che la seguì nei suoi primi passi poetici. Fu nel 1900 che pubblicò la sua prima raccolta, Leggenda eterna, cui seguì,  nel 1908, Nuove liriche. Le Poesie complete furono, invece, pubblicate postume, nel 1912.
Sposò un nobile perugino, un deputato, che aveva molto ammirato i suoi versi e che, quando lei morì, a Roma, nel 1910, per il dolore si tolse la vita.


Finalmente

Dunque domani! il bosco esulta al mite

sole. Ho da dirvi tante cose, tante

cose! Vi condurrò sotto le piante

alte, con me; solo con me! Venite!

 

Forse...-chi sa? non vi potrò parlare

subito. Forse, finalmente sola

con voi, cercherò invano una parola.

Ebbene! Noi  staremo ad ascoltare.

 

Staremo ad ascoltare i mormoranti

rami, nello spavento dell'ebbrezza;

senza uno sguardo, senza una carezza.

Pallidi in volto come agonizzanti.

Vittoria Aganoor Pompilj


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