Tra
di noi
I
Una
lanterna giapponese accende
d'un
vermiglio riverbero i ricami
del
grande arazzo, ove un guerrier discende,
tutto
d'oro, d'un loto alto fra i rami.
Qui
sono i versi suoi dentro uno scrigno
niellato
da un mastro fiorentino,
e
in una coppa a cui s'avvolge un cigno
ho
un suo mazzo di rose a me vicino.
Ma
le strofe che han musica d'amore
quale
non l'udì mai regina in soglio,
le
rose che de' suoi baci hanno odore,
non
mi bastano più. Lui solo io voglio...!
II
Lui
solo voglio! E pur quand'egli accanto
mi
venga, favellandomi di cose
vaghe:
d'una canzon che a volte io canto,
del
cielo a notte o pur di queste rose,
io,
lenta, straziando a poco a poco
il
fazzoletto di fiamminga trina,
in
vano attenderò che lanci fuoco
quell'anima
ritrosa e adamantina.
Sdegna
d'abbandonarsi: un delicato
senso,
quasi un pudor nuovo il trattiene
dal
dir ch'egli ha per me tutto obliato,
dal
dirmi ch'ei mi vuol tutto il suo bene.
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