Rosa riso d'amor, del ciel fattura...

(dall'Adone, di G. Marino)

La rosa nell'immaginario poetico


Si perde nella notte dei tempi la storia della rosa, questo fiore meraviglioso che affascinò anche il poeta Omero che paragonò i colori dell'alba ai suoi più tenui (l'aurora per lui aveva dita di rosa),  dall'inconfondibile profumo e dai significati più nascosti (la rosa bianca invita al silenzio, ma è anche simbolo di purezza ed innocenza, variegata simboleggia l'Amor tradito, la canina l'indipendenza e la Poesia, la borracina la bellezza capricciosa, la rosa rosa parla d'Amore, quella rossa di passione, la gialla di gelosia, menzogna e tradimento), che dispiega il suo splendore in mille diversi colori. 
Alla rosa s
ono legati miti e leggende, simbologie e allegorie; tra le leggende riguardo alla sua nascita c'è quella secondo la quale sarebbe nata dal sangue di Adone che Diana aveva fatto uccidere da un cinghiale, ed un'altra   narra di un poeta che, volendo offrire a Giove una cosa bella e fragile insieme, si fermò dinanzi a un arbusto, ne colse un fiore e disse a Giove :"Sia la rosa". 
Anche riguardo al  cambiamento di colore esiste una gentile leggenda; sembra che la prima rosa fosse bianca, ma Cupido, guidando un coro di danze, urtò un vaso di nettare che cadde sulla rosa che da bianca divenne  rossa, e così fra le sue dita si compì la metamorfosi. Secondo un'altra  leggenda Afrodite, pungendosi,  l'avrebbe tinta di rosso col suo sangue. 
Tutti i popoli ne hanno sempre subito il fascino;già conosciuta dagli Egizi, come si è potuto desumere leggendo manoscritti copti dell'epoca, fu coltivata nei giardini babilonesi e dagli Ebrei nei giardini di Gerico. Si legge nelle Sacre Scritture: Io ho drizzato in alto le mie braccia come le palme e come le piante delle rose di Gerico.
Presso i Greci la rosa era consacrata a Venere, infatti molte sue statue  recano una corona di rose, ma anche alle Grazie e ad Arpocrate, il dio del silenzio, per significare come il silenzio debba accompagnare le gioie del cuore, e, sempre  in Grecia, si usava porre una rosa sulla tavola per intendere che il convito doveva restare segreto. 

Nell'antica Roma l'espressione rosa mea stava a testimoniare un affetto profondo e, nel primo giorno dell'anno, i patrizi usavano donare un fascio di rose alla donna amata.
I cristiani videro nella rosa il simbolo del martirio, i medievali non la considerarono sempre emblema di pace, e in Inghilterra,  per 30 anni, infatti, la rosa fu il simbolo di due fazioni rivali, la rosa bianca e la rosa rossa.
Non poteva restare insensibile alla bellezza della rosa l'immaginario dei poeti, che variamente si sono ispirati attraverso i secoli;  nelle pagine che seguono è proposta una selezione di componimenti di autori  di tutto il mondo, del passato e contemporanei, dedicati appunto all'affascinante fiore.

 Francesca Santucci