Poema
celeste
per
la pace
di Marinella Fiume
Dedicato a Muhàmmad Iqbàl
(1873-1938)
Possa ancora risuonare la tua voce,
col vento che accarezza le cime della
terra
conquistata del macedone Alessandro,
Possa ancora risuonare la tua voce
nella nativa lingua urdù del poema
pakistano
la città sulle rive del fiume sacro
dalle dolci acque cantato
dove il profeta fondò Pakhtò Tòlena
per abbattere le muraglie
dell'incomprensione degli odii,
mentre l'odio e la guerra imperversavano
Epico colloquio di civiltà
liriche in veste di medievale eleganza
viaggio metafisico oltre la terra
oltre l'empireo fino a Dio
incontri nei cieli danteschi coi grandi
sotto la guida del Mollà Gialàl Rumì
autore del Poema spirituale.
Abbandona l'Oriente, disse la voce,
e non ti affascini la magia
dell'Occidente
poichè non vale un grano d'orzo
tutto l'antico e tutto il nuovo.
O tu che fai parte della carovana della
vita,
ornamento della società e custode
dell'Io,
liberati di tutto e vai con tutti
ch' è la massima sapienza
Vishvamitra, amico di tutti.
Possa ancora risuonare la voce del
profeta
col vento che accarezza le cime del
Pamir.