Pensieri
Ieri
pomeriggio, dopo il
temporale, intanto
che ero seduto alla scrivania,
con la porta del
terrazzino aperta sul
panorama che andava
mutando per il calar
del giorno, ho parlato
molto con te, ti ho
spiegato e illustrato
tutto quel che vedevo e
come esso cambiasse al
passare delle ore, che
hanno poi infine visto
la notte vincere sul
giorno morente. Penso
di avere affidato al
cielo, a tratti grigio,
a tratti azzurro, un
romanzo di pensieri! Ti spiegavo
come quelle colline così
sinuose e morbide sembrassero
gioire col
trasfigurare dei colori, quasi come
fossero belle donne che
si imbellettassero per
affrontare il ballo
della sera. Su
una collina vi sono
quattro pioppi
che, resi altezzosi
dalla loro statura,
quasi sembrano sfidare i
dintorni con presunzione,
perché da lassù
possono vedere la luce
del sole quando ormai
alla povera siepe di
more già viene
negata... Quella casetta
bianca lassù, poi,
sicuramente vuole
catturare tutto il
calore possibile, lo si
vede da come tiene ben
spalancate le persiane
che paiono braccia tese
a voler dichiarare
quanto amino il sole...
Tutto fino a quando una
tenebrosa mano è
passata velocemente
a stendere una cortina di
luce strana, tra il
grigio e il bluastro,
lasciando un alito
freddo di vento come
scia; in un lampo il
paesaggio è mutato, tutto
si è nascosto alla
vista e un brivido
ha percorso il mio
corpo... Avevo
freddo e cercavo un
abbraccio...
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