Il
Rinascimento, visto attraverso gli occhi di una delle sue
protagoniste: Eleonora d'Aragona. Un modo diverso di vivere e di
viversi come moglie, madre e donna di Stato, soprattutto un modo
diverso e femminile di gestire il potere diplomatico, economico
e diseduzione, questa è una delle mterpretazioni del
Potere Sottile.
II 3 luglio
1473 Eleonora, figlia del re di Napoli Ferrante d'Aragona,
faceva il suo ingresso solenne a Ferrara, vestita di broccato
d'oro. Lo sposo, Ercole d'Este, signore della città e del
ducato, l'aspettava a porta San Giorgio. L'essere nata
figlia di un re, l'aver respirato sin dall'inizio una certa aria
di corte, non fu cosa di poco conto per la giovane principessa.
Fu suo padre a insegnarle l'arte del comando e la complessa
trama della diplomazia, e fu Eleonora. a sua volta a insegnarla
alle figlie. Per loro, ma soprattutto per il bene dello Stato
Estense, scelse due validi mariti; per Isabella, la maggiore,
Francesco Gonzaga, futuro marchese di Mantova; per Beatrice, la
secondogenita, Ludovico Sforza, detto il Moro e indiscusso
Signore di Milano. Come tutte le
donne dotate di particolare intuito, seppe prevenire le mosse
dei nemici e di quanti temessero l'espandersi del potere degli
Este in Italia. Complottò, evitò battaglie, seppe esercitare la
benevolenza verso i sudditi, allevò una famiglia nel segno della
Cultura regalando a Ferrara il primato delle Arti e del Teatro m
Italia. Generosa,
forte e determinata, seppe rendere omaggio a se stessa ed a
quanti la circondassero con il piacere della Bellezza, seppe
tramandare " II Potere Sottile "attraverso il contatto con altre
dimensioni della conoscenza, non ignara delle Scienze Ermetiche.
Le scene
principali riguardano i festeggiamenti del matrimonio di
Eleonora d'Aragona ed Èrcole d'Este. i suoi preparativi, il
tradimento di Nicolo, cugino del Duca, e la sua decapitazione,
la rievocazione della battaglia del Sale durante la Guerra fra
Ferrara e Venezia, la proposta di matrimonio ad Isabella da
parte di Francesco Gonzaga ad opera dell'ambasciatore Beniamino
Cusastro, feste e banchetti, una rappresentazione teatrale, la
notizie della scoperta delle Americhe, la, vita densa ma troppo
breve di Beatrice, la prigionia di Ludovico il Moro ed infine...
la maschera metaforica e diabolica della morte che, durante
un gran ballo di Carnevale viene a portare con sé le anime delle
tré dame e, con loro, lo spirito del Rinascimento Italiano- Le
scene sono legate tra loro da un pensiero evocativo della stessa
Eleonora, che interrogando i Tarocchi vive nel suo
passato-presente attraverso i corridoi della memoria.
Essere " Signora " per Eleonora significava non solo essere
sposata ad un importante marito, ma agire di conseguenza,
lavorando diplomaticamente al Suo fianco, sorreggendolo nei
momenti difficili, se necessario prendendo l'iniziativa, e
cercando di vivere secondo quella morale che il Machiavelli
avrebbe poi chiamato "Ragion di Stato".
Ed è ad una profetica e machiavelliana visione della Ragion
di Stato che si ispira il tessuto narrativo de
II Potere Sottile, un gioco di
prospettive e di visioni storico- psicologiche, un gioco di
memorie e di tarocchi che diviene la chiave interpretativa di
un'epoca, di una realtà, di un Rinascimento al femminile.
Un corto che è un esperimento, sia dal punto di vista della
grammatica visiva, che dal punto di vista della sintassi
cinematografica. Una produzione di donne
per le donne, poiché le donne di oggi hanno molto da
imparare dalle donne di ieri che, spesso, non avevano bisogno di
adeguarsi a regole di gioco maschili, per gestire e condividere
gli spazi del potere, sacrificando la preziosa diversità che le
distingue.
Scheda Tecnica
Regia: Diego Ronsisvalle
Sceneggiatura: Francesca Pedrazza Gorlero - Federica Sauri
Fasanotti
Direzione della fotografìa: Maurizio Calvesi
Organizzatore generale: Franco della Posta
Direttore di produzione: Antonio Biagiantì
Montaggio: Massimo Quaglia
Sartoria e Costume: Sabrina Beretta
Consulenza ai Costumi: Lia Morandmi
Scenografia: Bruno Amalfitano
Maestro d'anni: Renzo Musumeci Greco
Musiche di: Giuseppe Zambon
Prodotto da Marta Bifano per Loups Garoux Produzioni e
Istituto Luce
In collaborazione con Centro Sperimentale Scuola Nazionale di
Cinema
Interpreti principali: Mariano Rigillo, Marta Bifano,
Daniele Valmaggi,
Riccardo Reim, Francesca di Salvo, Lucia Bendia, Carlo
Caprioli.
Formato HD. Durata: 27min colore DolbySR
Anno di produzione; 2004
|