Marco Saya



 


Il vuoto delle ore

 

Il vuoto delle ore
cinge il tempo perso

Spelacchiato se ne va
tra capelli canuti

L’allora mesce l’oggi
non senso di pause
balbettanti nei ritmi
asincroni pensieri

(vite morti odii amori)

nel calderone tronco
deposita la linfa
sotto giace il vero
chè le foglie cadono
chè la pioggia (ci) bagna
chè Noi percorriamo
la finzione del sopra
copre la superficie

( detriti della mente )

Stanchi guardiamo l’onda
Esausta approda

( congiunzione di lacrime)

bisbiglia la sua fine
il pescatore tace

( leva la mano rugosa)

ascolta il silenzio

(oltre quella linea la risposta)

il vuoto delle ore
sopraffatto dal mare

(un’altra vita più forte...)

cinge il tempo perso

Spelacchiato se ne va
tra capelli canuti