Madre e figlia

 

 

Lunedì di un anno ormai lontano.

Tu ed io sole.

Io, un grumo formatosi dal nulla,

dal germinale caso occasionato,

nuotai nel mare oscuro del tuo ventre.

Poi le doglie e il sangue, l’abbaglio

e l’urlo della nascita.

 

 

Sabato di quest’anno bisestile.

Io e te sole.

Tu, un corpo abbandonato che si sfalda,

si perde nel richiamo dell’eterno

nulla, il suo futuro.

Poi la rottura e il sangue, il buio

e il raschio della morte.

 

 

Dov'è il posto dell'amore in tutto questo

vortice e marasma di materia organica?

Eleonora Bellini