DOLCE RICORDO D’ UNGHERIA
Dolce semplice terra, un
sogno puro,
povera ma dentro ricca di
ardore
con i tuoi mille violini
piangenti
tutta un colore ed un
sorriso.
Sguardo magiaro luccicante
Nero tizzone penetrante
Popolo fiero, stirpe
bollente
Musica, dignità e amore……
Note dolci da un piano
Sensazioni di un idillio
svanito
Un tocco lieve ed il
pensiero
Che ritorna a quel primo,
prepotente richiamo.
Quanto inebriante è quel
brano,
Si chiama ‘’ho un cuore,
ho una mano’’,
Lo suona un pianista
appassionato
E ad un’italiana l’ha
dedicato.
Nostalgia ora quanto
tremenda
Della dolce capitale
danubiana
Oggi solo un paradiso
lontano
Che per sempre nel cuore
resterà.
(1987)
A TE
Stasera piango per il mio
amore bambino
Uno splendido fiore
condannato
A morire dopo un attimo di
vita.
Dolce pensiero per un mio
momento di dolore,
portami sempre con te
nelle tue speranze,
nei tuoi sogni, sulla tua
moto …
tu che sensibilmente
soggiaci
al peso di questo
giovanile sconforto
e, malgrado tutto, non
riesci a venirne fuori
riservami un angolo anche
remoto
nei tuoi giovani pensieri,
non solo per oggi ma anche
un domani…
Per te, così solo e
immensamente infelice,
io prego.
(1987)
ANNI FUGGITI
Quanti volti, quante storie,
giorni variopinti
anni ormai andati
mille serate
di libertà.
Ricordi vivi ancora di ieri
Un poco sopiti
Dalla banalità
Che adesso sbiadisce
La vita di oggi.