I morti

 

Parlavamo dei morti in quelle sere d’inverno

che il vento gridava avvinghiando la pioggia;

così tra sorrisi sparsi sul tavolino e paste secche

sembravano tornati insieme a noi.

Io li immaginavo invece nei sepolcri, soli,

con l’acqua che violava le fessure e lentamente

penetrava gli occhi.