Greta Garbo

(1905-1990)

Greta Garbo, la “divina” dalla gelida bellezza senza tempo, la voce sensuale, lo sguardo magnetico, solitaria e inaccessibile, divenne presto una leggenda ma rapidamente concluse la sua carriera, abbandonando il cinema, lo Star System e la vita mondana che non aveva mai amato, a soli 35 anni, proteggendo fino alla fine la sua vita privata, schivando lo sguardo implacabile dei fotografi.
Greta Gustaffsson, questo il suo vero nome, nacque a Stoccolma il 18 settembre del 1905. Nell’adolescenza non era bella, e lavorava come commessa in un grande magazzino finché non fece alcune foto pubblicitarie che la fecero notare e le valsero un piccolo ruolo in un film comico. Successivamente s’iscrisse all'Accademia di Arte Drammatica e fu scoperta dal regista Mauritz Stiller che se ne innamorò perdutamente e divenne il suo pigmalione, lanciandola nel grande cinema come protagonista del film
La saga di Gosta Berling, nel 1924, che non fu un capolavoro ma le aprì le porte di
Hollywood che se ne appropriò e la trasformò in mito.
Il suo fascino, la bellezza purissima del volto, l’intensità dello sguardo romantico e seduttivo, l’eleganza, congiunti all’innato talento drammatico, la rivelarono perfetta nell’interpretazione della seduttrice fatale ed altera, ma anche in ruoli storici o di derivazione letteraria, come La regina Cristina, Anna Karenina, Margherita Gautier, Mata Hari, Maria Walewska.
Fu l’insuccesso del film Non tradirmi con me  di George Cukor che, nel 1941, l’indusse ad abbandonare per sempre il cinema; da allora in poi visse schiva ed appartata, evitando le lusinghe dei produttori e i bagliori della ribalta.
Una volta disse  di sé: Sono una fuggitiva, solo una fuggitiva, alludendo forse al suo fuggire dall’immagine di “divina” che così sapientemente era stata costruita per lei dai registi che l’avevano diretta.
Morì a New York il giorno di Pasqua, il 15 aprile del 1990, all'età di 85 anni, sola, così com’era vissuta.

FILMOGRAFIA

 

La saga di Gosta Berling, di M Stiller, 1924

La via senza gioia, di G. W. Pabst, 1925 Il torrente, di M. Bell, 1925

La tentatrice, di F. Niblo, 1926

La carne e il diavolo, di C. Brown, 1927

Anna Karenina, di E. Gulding, 1927

La donna divina, di V, Sjostrom, 1928

La donna misteriosa, di F. Niblo, 1928

Destino, di C. Brown, 1929

Orchidea selvaggia, di S. Franklin, 1929

La vita e il sogno, di J. Cruze, 1929

La donna che ama, di J. Robertson, 1929

Il bacio, di J. Feyder. 1929

Anna Christie, di C. Brown, 1930

Romanzo, di C. Brown, 1930

La modella, di C. Brown, 1931

Cortigiana, di R. Z. Leonard, 1931

Mata Hari, di G. Fitzmaurice, 1932

Grand Hotel, di E. Goulding, 1932

Come tu mi vuoi, di G. Fitzmaurice, 1932

La regina Cristina, di R. Mamoulian, 1933

Il velo dipinto, di R. Boleslawski, 1934

Anna Karenina, di C. Brown, 1935

Margherita Gauthier, di G. Cukor, 1937

Maria Walewska, di C. Brown, 1937

Ninotchka, E. Lubitsch, 1939

Non tradirmi con me, di G. Cukor, 1941

 

Francesca Santucci