Vermiglie rose
di Giorgio Gradenigo
(1520-?)
Vermiglie rose che col novo giorno
v'aprite uscendo in luce fresche e liete,
e di color vincete de la nascente aurora
il viso adorno;
deh, se vergine man prima vi colga
ch'Apollo invidioso
arda nel maggior caldo i vostri onori,
s'avien che dolcemente sa voi rivolga il
bel guardo amoroso
quella che adorna il ciel d'almi splendori
e voi sparga d'odori;
destate, prego, ne l'altera mente
la memoria dolente
del bell'Adone estinto
e la pietà ch'Amore
stillò nel volto di colei ch'ha tinto
voi del suo vivo umore,
ché forse il crudo scempio e i dolor miei
render potrian pietosa ancora lei.