...Ed io sbiancato che ti guardo...

E. Roscini

 

Euro Roscini

Poesie

 


 

 

donna 1
(settenari)

Mi assegno questa morte
-  era di cedimento.
Né trattengo macigni
tanto ho dischiuso baratri.
D'altra parte -  oh Celeste -
sei tu che hai deciso:
con unghie, dietro a spigoli,
la luna nella mano.
(Preferisco il suicidio.
Comunque Morte vince!)


donna 2
(settenari)

Gli dèi non camminano.
Né le stelle né il sole.
Non camminano i monti,
il lago e la foresta:
le mie/le tue città.
I tuoi pensieri non
camminano imbrigliati
nelle celle del cranio
che hai vuoto di noumeni.
Né cammina lo sperma
che depongo sui riccioli
tuoi - negli occhi ho la luna.
SOLTANTO IO CAMMINO
PER I MIEI SPAZI OBLUNGHI.


donna 3
(settenari)

Mi chiedo quanto hai
di maga: ventre, negli
occhi luci befane,
rigido il corpo senza
sorriso. Eppure in morbida
finzione di lusinga.

E quanto hai di compagna
quando dilati il gusto
di raccontarti, darti
e riscovarti fra
complici oggetti. Come
mano che sceglie gli oli.

E quanto c'è di madre
nelle tue mani bianche,
bianche le cosce e l'anima,
in quest'ora che arieggia
di sole bianco... (Ed io
sbiancato che ti guardo.)


donna 4
(endecasillabi)

Fatti minimi e immensi - i loro/i tuoi -
al trotto come dici di esperienze
dentro brani di secolo di pietra
(il nido che hai di uccello di contrada).

Ti suscito!... Lontano dai fantasmi
- astratti punti scienziati - e lontano
dalle facezie/scempi dei turisti
cretini (sfoglio una rivista). Io...

Schizzo via mnemonico, compagna,
per coste azzurre e nere e brancolante,
dopo anni, trovandoti seduta
sul ciglio della strada, non ti guardo.


donna 5
(settenari)

Sonorità marina
nei tuoi occhi/quesito
frangenti una nerastra
luce. Spezzo lo sguardo
sulla carne che hai
magra, brunita, dello
spessore di un urlo
mentre quesiti aspettano
infrangendosi anch'essi
di là dal tuo bancone.
(Che sto a fare qui dentro
a sgallettare/a rompermi?)


donna 6
(quinari)

Mi sfugge nel
tuo ignudo il senso.
Come un insetto
che infilzi per
socchiuso uscio
il giorno chiaro.
Con corde e uncini
allacciarti?
Non voglio ché
mi sfilzeresti
gli occhi in cerchio,
Eüridice!


donna 7
(novenari e settenari)

Agosto incendia la campagna:
agonizza il fossato,
un olivo ricama l'aria.

Mi tiene l'anima una anima:
ci acceca lo stradello,
dal greppo occhieggia una casa.


donna 8
(endecasillabi)

(Che voglia ho di impastare un po' di creta!...)
Per lei, quell'altra e l'altra  ancora: innumeri
figure che mi sono pei sentieri
lasciate intonse degli anni. (Eppure...
Con la lente, a guardarle, del magnaccia
- no, non dico. Ma almeno averci... averci...)




 

 

 

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