Presso il lago,
su in collina
c'è una casa piccolina,
dove abita il bimbo Carletto
che è mago e pastore perfetto.
Ha due mucche ed un torello,
un cestino ed un secchiello,
una vanga ed un rastrello.
Carlo coltiva un orto perfetto,
ma più che mago è maghetto,
perché in casa ha la sua mamma
ed è alto solo una spanna.
Un dì di giugno, un roseo mattino,
scorse tra i rovi un agnellino,
lo liberò, lo prese in braccio
e gli disse infine: “Sai che faccio? Io per te farò il
pastore,
ti curerò con tanto amore”.
”Caro Carletto, belò l'agnello,
inventami, su, qualcosa di bello.
Inventami, su, qualcosa di buono,
affamato davvero io sono”.
Il buon Carletto in quattro e quattr’otto corse in cucina e
prese un biscotto
lo mise dentro a una scodellina
con latte zucchero e vanillina: fece una pappa
eccezionale, la servì al
piccolo animale.
Saziò l'agnello da fame e da sete,
quanto fu bravo ora sapete e quanto fu grato
quell’agnellino che restò sempre
col mago bambino.
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