Arturo Bonanomi

 

Critiche

stralci

Treni

Arturo Bonanomi ha una schietta natura di paesista; ad eccezione di alcune nature morte, il tema costante della sua pittura è il paesaggio. Va però rilevato che tratta questo genere scostandosi per lo più dai caratteri di cui si compiacciono prevalentemente gli altri paesisti. Il suo interesse precipuo non è la profondità dei cieli, per i veli e le trasparenze atmosferiche, per le lontananze dorate o azzurrine che si perdono verso l'orizzonte.
Bonanomi, che dipinge sempre dal vero e predilige le vallate, i pendii, i borghi delle nostre Prealpi, impernia i suoi dipinti su un saldo impianto del nucleo centrale, costituito per lo più dalle case aggruppate di un villaggio alpestre: è questo il suo tema dominante.

Mario Portalupi

L'arte di Arturo Bonanomi proviene da quel filone tumultuoso e romantico del "vedutismo". I suoi argomenti sono turistico-sentimentali quali possono essere la nostalgia di luoghi ammirati durante scampagnate e il desiderio di prolungare quel piacere ponendosi di fronte alle visioni di quei luoghi tradotte in pittura.

Luciano Bertacchini

 

...Plein Air: aria aperta, pienezza, verginità della luce naturale. Questo principio, che richiama al tempo stesso una aspirazione ideale e un metodo di lavoro, sta alla base della poetica arte del pittore Arturo Bonanomi.

Dino Bonardi

Arturo Bonanomi appartiene alla scuola impressionistica lombarda del primo Novecento, che ha conquistato la propria notorietà in merito alle prestigiose creazioni di luci, alle fini trasparenze, alle soavi distese di aria e di cielo.

E. M. Bordin

Invero consolante è assai spesso il lirismo agreste che emana dalle tele di Bonanomi, specialmente da quelle dove la mano, felicemente condotta da una mente sana, ha dato libero sfogo al vivo estro del pittore paesista.
Infatti chi meglio di lui, mi chiedo, ha saputo rendere lo scintillio argenteo delle foglie d'ulivo, leggermente mosse e carezzate dalla brezza del lago lungo le rive? Chi meglio di lui ha saputo cogliere un momento suggestivo di una giornata con la luce radente di un tramonto dorato? Chi con tanta sapienza e maestria è riuscito ad ottenere effetti di neve illuminati da qualche raggio di sole uscito quasi per incantesimo da un cielo cupo e denso di nuvole? Chi meglio di lui fra i contemporanei ha saputo farci gustare il sapore agreste dei campi arati e la bellezza contenuta dai colli bergamaschi che li circondano a mo' di cornice? Chi lo ha superato nel dipingere le masse dorate di frumento sospinte dal vento in un ritmo di danza?

F. Parravicini