Antonia Chimenti

A. Chimenti, Brilliamo!, Apollo edizioni 2017

Selezione poetica

Mai natura più prodiga,

più amica,

solidale e pronta a donare,

per cure ricevute,

la sua bellezza.

A Te, infinita Bontà,

che tutto generi,

grazie rendo.

Braccia verso di me

protese

un bocciolo schiudono,

che bacio, grata,

nel riconoscere

un silenzioso invito

a dissetare aride zolle

di terra riarsa

dal sole rovente,

a radunare in tenero abbraccio

solitarie piantine,

a disegnare un isolotto,

che in cerchi concentrici

un tronco avvolge,

a spiare piccole foglie,

su esili steli,

che un fiore vedranno,

a tender rapita la mano,

per carezze a vellutati petali

di selvatica rosa.

Custode dell’Eden,

col sol levante,

col sol cadente.

 

Ci son cose

Che non puoi spiegare,

ma qualcosa avviene

e spesso non è bello per te.

E tu accetti.

Tutto un mondo ne è sconvolto,

ma tu non contrasti,

perchè peggio sarebbe

il danno.

E accetti,

non senza sforzo,

l’umiliazione d’esser fraintesa,

giudicata,

insultata.

Non per viltà,

credimi,

ma perchè sai

che è meglio così.

Se accetti la tua realtà

di dolore

senza sopprimere

quella luce

che, indomita,

fiaccola accesa,

resta pur sempre

a scaldare

stanco coraggio,

a illuminare

tortuoso cammino,

controcorrente ed unico,

che è il tuo,

ogni giorno nuovi indizi

accende,

senza alimentare

speranze.

Bene o male

tutto finisce

e non ci sarai tu

a raccogliere sparse rovine

di nervi franti

e lacrime.

 

 

In vostra compagnìa,

ieri,

cuori miei,

per piangere

nel ricordo,

accarezzar le vostre effigi,

ammirare estasiata,

le piantine rigogliose,

i fiori,

che un’anima bella,

riconoscente,

in mia assenza,

a voi portò.

Anche di lei

il ricordo

strugge il cuore,

forte compagna

di avventurose

scoperte,

quando niente

era tutto,

in povertà,

condivisa

con amore.

 

 

 

 

 

                                                        

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