POESIA
Viaggiano silenziosi i pensieri
come ali di gufo
spiegate nella notte.
Bisbigli di labbra indomite
desiderosi di farsi inchiostro.
Spettinati, contorti, ribelli
- incastrati tra le meningi
come more tra i rovi.
Aspettano solo il bacio dell’alba
per spiccare come allodole
il volo.
La poesia è sempre frutto
di travagliati parti.
Alessandra Dagostini, 09/11/2013
LA QUATTORDICESIMA LUNA
Bevo infuso di papavero
e mi consegno
all’oblio della notte.
E come un mantra
ripercorro
la litania delle stazioni:
la mela del peccato,
il cuore tra parentesi,
l’attesa della quattordicesima luna.
Alessandra Dagostini,
29/03/2013
FUGGIRO' VIA
Fuggirò via da te,
dalle tue isole,
dalle tue mani rapaci.
Fuggirò via dai tuoi occhi ladri,
dal labirinto stregato
delle tue stregate manie.
Fuggirò via.
E non mi farò
nella fuga
colonna di sale.
Alessandra Dagostini,
13/01/2008
La poesia è stata pubblicata nell’antologia
“Il Pianeta dell’Anima” (Autori, Poeti e
Artisti per l’Europa), premessa di G. Diana,
dissertazioni critiche a cura di B. Di
Meglio e G. Ianuale, Marigliano (Na),
Tipolitografia “graficanselmi”, 2013.
VOLEVO ESSERE NIDO
Vomita demoni
la notte.
Macumba di anaconde e fauci.
Il tuo passo felpato
è inghiottito
nella giungla dei pensieri.
Lontano sfugge
alle mie unghie laccate.
Volevo
essere nido
e sono stata spira.
Alessandra Dagostini,
20/02/2012
La poesia ha ricevuto un conferimento
speciale alla III edizione del Premio
Letterario Internazionale Castrum Cisternae
, Memorial “avv. prof. Vincenzo
Romano”,
il 14 giugno 2013, Abbazia di San Nicola,
Castello di Cisterna (NA) e d è stata
pubblicata nell’antologia “Il Pianeta
dell’Anima” (Autori, Poeti e Artisti per
l’Europa), premessa di G. Diana,
dissertazioni critiche a cura di B. Di
Meglio e G. Ianuale, Marigliano (Na),
Tipolitografia “graficanselmi”, 2013.
NON TEMO IL
SILENZIO
Non temo il silenzio
della notte
che
chiude gli occhi alla buganvillea
e
incendia le luci di Napoli
sulla
lama sottile del mare.
Ha il
profumo fresco dell’erba
che
cresce sulle zolle riarse.
Entra il
suo fiato dai vetri
e veste
d’organza i ricordi.
Alessandra Dagostini,
16/06/2008
La poesia
è stata pubblicata nell’antologia “Il
Pianeta dell’Anima” (Autori, Poeti e Artisti
per l’Europa), premessa di G. Diana,
dissertazioni critiche a cura di B. Di
Meglio e G. Ianuale, Marigliano (Na),
Tipolitografia “graficanselmi”, 2013.
LA TRISTEZZA DEI SALICI
Pessoa amava le rose,
Goethe - i sensi arcani del ginkgo.
Io non coltivo
né rose né ginkgo,
ma ho negli occhi
stanotte
tutta la tristezza dei salici.
Alessandra Dagostini, 21/02/2012
La poesia è stata pubblicata nell’antologia
“Il Pianeta dell’Anima” (Autori, Poeti e
Artisti per l’Europa), premessa di G. Diana,
dissertazioni critiche a cura di B. Di
Meglio e G. Ianuale, Marigliano (Na),
Tipolitografia “graficanselmi”, 2013.
LANTERNE CINESI
Zefiro ha reciso gli steli
ai papaveri dormienti.
Tutto tace,
asciugato dal primo sole.
Anche il mare non ha voce,
né datteri da offrire,
né libagioni di sale.
E i desideri si disperdono
come lanterne cinesi
divorate dalla notte.
Alessandra Dagostini,
25/03/2013
La poesia è stata pubblicata
nell’antologia “Passione Mediterranea”,
Ardea (Roma), Edizioni Galassia Arte, 2013.
SMANIA D'ATTESA
Sorseggio il mio thè
nero come il tabacco.
Inerte Narciso
mi ci specchio
alla ricerca del fondo,
ma non ho madeleine
da inzuppare
alla ricerca del tempo perduto.
Anche i versi erano più belli
quando inseguivo i gechi
e sospiravo agli ibischi.
Oggi
non inseguo altro
che me stessa.
Tra le mani
ho solo il presente
e la mia smania d’attesa.
Alessandra Dagostini,
28/04/2012
La poesia è stata pubblicata nell’antologia
“Il Pianeta dell’Anima” (Autori, Poeti e
Artisti per l’Europa), premessa di G. Diana,
dissertazioni critiche a cura di B. Di
Meglio e G. Ianuale, Marigliano (Na),
Tipolitografia “graficanselmi”, 2013.
CON LABBRA CUCITE
L’angelo della notte ti prende per mano
e ti consegna al giorno
sulla sponda solitaria del Meno.
Ma bisogna saper attraversare il deserto
con labbra cucite
perché la sua assenza si faccia presenza
e la tua solitudine policromia di voci.
Non hai bisogno
di cervelli da masticare,
né di vasi da profanare.
Il terzo occhio è nella tua nudità
di donna errante
che strappa alla nebbia i segreti
finché non sopraggiunga l’alba.
Congiunzione astrale
in cui ti riconosci sibilla
e annulli il tempo.
E sconti il dolore
stringendo nel palmo
le piume fraterne.
Alessandra Dagostini, 19/10/2013
La poesia è stata premiata all’VIII
edizione del Concorso Nazionale di Poesia in
Lingua Italiana “Isabella Morra”,
organizzato dall’Associazione Culturale
“Magna Grecia Lucana” di Torino, sezione A
/ poesia singola a tema libero, Torino, 30
novembre 2013.
PARTENOPE
Dischiude le ciglia all’aurora
la sirena Partenope
ammaliatrice del
golfo.
Ebbra di luce
si pavoneggia
nell’abbraccio del
mare.
Tra i capelli
un orgasmo di vento
e di sole.
Sulle labbra
un antico canto di
seduzione.
Alessandra Dagostini, 18/11/2008
BERGAMO
Scolpita nel ruggito di
pietra
dei leoni di Piazza Vecchia
è la fierezza di una città,
impressa nel volto
corrucciato
di una bimba che sfuggiva -
ribelle
alle foto: in un tempo senza
tempo
di prati verdi e di caccia
alle cavallette
nei buffi racconti, così
familiari,
di siète e di pòie,
nei barbagli di gloria di un
nonno
mai conosciuto,
nelle strisce nerazzurre di
una maglia
e di una bandiera mai così
amate,
nelle dieci lettere di un
nome
che interruppe -
impavido - la tradizione.
Bergamo oggi
è l’altra metà del mio cielo.
(pubblicata
nel 2009 su l'Eco di Bergamo)
Alessandra Dagostini,
22/11/2008
DEVO LASCIARTI ANDARE
Devo lasciarti andare
ora
prima che il
pettirosso emigri
e rifiorisca il
ciliegio
sul davanzale dei
miei occhi
di brina.
Devo lasciarti
andare
ora che la pioggia
riga le strade
e i platani pregano
muti
sul viale dei miei
giorni
incolori.
Non aspetterò
l’incendio
dei papaveri, né il
chiasso delle cicale.
Devo lasciarti
andare ora
prima che l’amore si
faccia assenzio
e il ricordo di te
giallo amaranto.
Alessandra
Dagostini, 16/01/2008
OLTRE SCILLA E CARIDDI
Leviga l’ebbrezza imperfetta
di mani non più possedute
il giorno inselvatichito dall’assenza.
Sull’arteria recisa di un tramonto
tu - a tessere nuove attese
io - a riaprire le palpebre agli astri.
Portami con te
oltre la fame di Scilla
e la sete di Cariddi
dove la terra odora di zagara
e il mare ha sapore d’alcove sommerse.
(classificata seconda alla XV edizione
del Concorso
Letterario Multiculturale "Lune di
Primavera" di Perugia, 2010)
Alessandra Dagostini, 27/05/09
indice
L’INGANNO DI EFESTO
Avevo chiesto ad Efesto
di restituirmi l’inganno,
il sogno di un Olimpo perduto,
le fusa di gatto del suo dio.
Ma nulla è stato più uguale
a quella prima notte di zolfo.
Spogliato delle sue torri
anche il Castello era nudo,
come la sua anima vuota.
E sulle sue labbra spergiure
di colpo
sono appassiti gli ibischi.
Alessandra Dagostini,
05/11/2009