Adriano Napoli
Marzo 2003
Parole
( ai miei
ragazzi del “Formiggini”)
Mie parole
basta sognare
è tempo di
partire,
la strada è
quella che sapete,
portatemi
nuovamente
tra i grigi
baracconi e i rossi
cespugli di
via Independenza,
quando sentite
la voce chioccia
della Gazzotti
chiamare gli operai
in ufficio ,
allora fermatevi
perché lì di
fronte c’è il Liceo,
sembra un
ipermercato vuoto,
ma se
ascoltate con il vostro silenzio
incomparabile,
allora sentirete
le voci dei
miei studenti di quarta,
siate semplici
e pulite, come loro,
non fingete
per una volta,
non costruite
altari di senso
ma pronunciate
come una grazia
scintillante i
nomi di Laura e della
Valentina e
Ricky e Berto, e tutti gli altri
e Pitti che
sembra dormire ma invece
è assorto in
un pensiero più calmo
che dice le
cose, e voi seguite l’esempio
dite voi pure
le cose , semmai in silenzio
E poi tornate
a mani vuote, ma sazie
Di tutto
l’amore che vi hanno rubato.
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