Abisso
Deporrò le
ali logorate
da emozioni
contraffatte
sui fragili
castelli della riva.
Denudato da
un vento che deporta
l'anima,
sobrio di ossessioni
m'immergerò
in acque mondate
di parvenze
di vita, mosse
da ritmi di
inesplicato mistero.
Lacerando i
veli del nulla
affonderò
nel regno del silenzio,
a cui è
ignoto il coro delle onde
che inebetite
sciamano. Lontano
dai miraggi
della luce, dove la notte
è padrona
del tempo, come un fiore
di corallo
abbraccerò l'abisso.
( da
"Mare dentro Mare", Nicola Calabria editore )
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